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lunedì 4 marzo 2013

Come sono fatti i colori indelebili?

I colori contenuti negli inchiostri vengono diluiti con solventi che generalmente sono realizzati con acqua. Negli inchiostri indelebili invece al posto dell’acqua si utilizzano sostanze sintetiche, come il toluene e lo xilene, idrocarburi derivati dal benzene e ottenuti dal petrolio, o l’acido ossalico, un acido organico, sciolto in acqua distillata. È questa la “ricetta” dell’inchiostro contenuto nei pennarelli indelebili, anche se spesso al posto degli idrocarburi, che sono di natura tossica per inalazione ma anche tramite contatto con la pelle, vengono utilizzati altri composti chimici, più sicuri, come l’alchilene. Non c’è una ricetta precisa per rendere un colore incancellabile, esistono però alcuni criteri di riferimento secondo i quali un inchiostro può essere considerato indelebile, cioè se aderisce alla maggior parte delle superfici o se è resistente all’acqua e al calore, se permane quindi nel tempo. Oltre al solvente la resistenza di un inchiostro è dovuto agli altri fattori, come il tipo o la qualità del colorante usato e il materiale della superficie su cui viene applicato. Per esempio gli inchiostri colorati con pigmenti, cioè con coloranti non solubili in acqua, resistono di più, e quelli arricchiti di resine e agenti attivi sono in grado di aderire a superfici diverse.