giovedì 28 febbraio 2013

Che cosa significa naif?

Significa ingenuo, semplice, primitivo, e deriva dal latino “nativus”, cioè “colui che nasce, che inizia”, “donato dalla natura”. È un aggettivo francese per lo più utilizzato per definire un atteggiamento espressivo proprio degli artisti autodidatti, che dipingono in maniera istintiva, senza cioè seguire tecniche accademiche o correnti stilistiche.
I quadri naif si riconoscono dai colori forti, dal tratto elementare, e dalle prospettive irreali, con cui in genere vengono rappresentate, in chiave semplice e fantasiosa, scene di vita rurale o familiare. Le prime opere sono dell’inizio del XX secolo, firmate da autori per la maggior parte di umile estrazione sociale. Tra i più famosi:“L’incantatrice di serpenti”, di Henri Rousseau (Francia), detto il Doganiere, “Leopardo con serpente” di Antonio Ligabue (Italia) e “Let me help” di Grandma Moses (Stati Uniti), entrambi contadini. Meno conosciuti sono i naif Hippolyte ad Haiti, Generalic nell’ex-Jugoslavia, Radi Nedelchev in Bulgaria e, oltreoceano, l’argentino Candido Lopez.
Scultura naif. È il “Palais idèal” (Hauterives - Francia), un palazzo che Ferdinand Cheval ha costruito da solo, utilizzando pietre che raccoglieva durante le ore di lavoro (faceva il postino). Il tempo impiegato per completarlo è segnato su una delle facciate: 10 mila giorni e 93 mila ore, cioè 33 anni (1879-1912).

Nessun commento:

Posta un commento