I
quadri naif si riconoscono dai colori forti, dal tratto elementare, e
dalle prospettive irreali, con cui in genere vengono rappresentate,
in chiave semplice e fantasiosa, scene di vita rurale o familiare. Le
prime opere sono dell’inizio del XX secolo, firmate da autori per
la maggior parte di umile estrazione sociale. Tra i più
famosi:“L’incantatrice di serpenti”, di Henri Rousseau
(Francia), detto il Doganiere, “Leopardo con serpente” di Antonio
Ligabue (Italia) e “Let me help” di Grandma Moses (Stati Uniti),
entrambi contadini. Meno conosciuti sono i naif Hippolyte ad Haiti,
Generalic nell’ex-Jugoslavia, Radi Nedelchev in Bulgaria e,
oltreoceano, l’argentino Candido Lopez.
Scultura
naif.
È il “Palais idèal” (Hauterives - Francia), un palazzo che
Ferdinand Cheval ha costruito da solo, utilizzando pietre che
raccoglieva durante le ore di lavoro (faceva il postino). Il tempo
impiegato per completarlo è segnato su una delle facciate: 10 mila
giorni e 93 mila ore, cioè 33 anni (1879-1912).
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