giovedì 28 febbraio 2013

Chi ha inventato lo smalto per le unghie?

Il primo smalto fu inventato nel 1932 dai fratelli Charles e Joseph Revson, e dal chimico Charles Lachman. I tre insieme fondarono la Revlon, un’azienda cosmetica tutt’ora sul mercato, mettendo a punto i famosi Red Revlon, cioè le prime tinte che colorano e lucidano le unghie. La loro composizione era una variazione delle vernici per automobili, anche se negli anni successivi le ricerche dei laboratori cosmetici ne migliorarono componenti e pigmenti. Lo smalto però divenne popolare solo nel 1940, grazie ai film di Rita Hayworth e alle sue mani dalle unghie lunghe e rosse.
Le prime testimonianze su quest’abitudine cosmetica risalgono al 3000 a.c. e si ritrovano sia in Cina che in Egitto, dove il colore delle unghie indicava l’appartenenza sociale: nelle corti dinastiche cinesi ai ranghi più alti erano riservati i colori dorati e argentati, agli altri i colori pastello. Dal primo secolo dopo Cristo divennero di moda i colori più forti come il rosso e il nero. Per tingere si usavano impasti di gomma arabica, albumi, gelatina e pigmenti naturali. In Egitto invece si utilizzava l’hennè, un insieme di erbe tutt’ora diffuso per colorare unghie e capelli, ma anche per creare tatuaggi temporanei. Lo smalto moderno invece è un composto a base di pigmenti colorati e sostanze chimiche, collodio elastico o celluloide, sciolte in acetone o altre soluzioni alcoliche.

2 commenti:

  1. Da quando uso lo smalto semipermanente per le mani le unghie durano molto di più e sono molto eleganti.

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  2. Li odio. Mi fanno letteralmente schifo da sempre. Un pugno nell'occhio. Tutto cattivo gusto.

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