giovedì 28 febbraio 2013

Cosa significa o.k.?

Ormai è cosa risaputa: vuol dire che tutto va bene, che stiamo bene o siamo d’accordo con qualcuno. Non tutti sanno però che è un acronimo, cioè una parola le cui lettere sono le iniziali di altre due parole. Probabilmente è stata “inventata” dalle truppe statunitensi durante la seconda guerra mondiale: quando un reparto andava in missione al ritorno doveva segnalare il numero di militari persi in battaglia. Nel caso in cui tutti i militari fossero sopravvissuti il comandante faceva rapporto ai suoi superiori usando l’acronimo O.K., cioè zero killed, che in italiano vuol dire “nessuno ucciso”. La sigla ha quindi cominciato ad assumere il significato di conferma positiva, usato in generale per dire che “va tutto bene”.
Quando “è tutto ok” spesso si sottolinea il concetto unendo il pollice e l’indice a formare una O. Questo gesto era già noto nel I secolo d. C. come segno di approvazione, e si è diffuso in occidente grazie all’influenza americana.
E se invece va tutto storto?
Spesso si dice: sonoa K.O. Questo acronimo però è nato nel mondo del pugilato, ed è l’abbreviazione dell’inglese knock out, che significa “fuori combattimento”.

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