giovedì 28 febbraio 2013

Come nascono i simboli delle principali religioni?

La croce latina per i cristiani rappresenta il sacrificio sofferto da Gesù Cristo, condannato a morire in croce per “lesa maestà”, dopo essersi definito figlio di Dio e re dei Giudei. La crocifissione era una punizione pubblica riservata ai sovversivi, molto diffusa in Palestina. Come simbolo religioso la croce era utilizzata già dagli antichi Sumeri, per rappresentare il dio della fertilità.
L’Aum, o om, per la religione induista è il suono primordiale che ha dato origine alla creazione del mondo, manifestazione dell’Aum stesso. Viene citato per la prima volta nei testi Veda, le più antiche scritture induiste: all’inizio dio era senza forma, unico. Un giorno espresse il desiderio: “io sono uno, diventerò molti”, per sperimentare l’amore per l’altro, e questa volontà divenne un suono, l’aum. È rappresentato con una sillaba in Temil, una lingua indiana, che ricorda la testa d’elefante di Ganesh, una delle forme del dio.
La mezzaluna è un simbolo della religione islamica, dall’epoca dell’impero ottomano. Ha però origini molto antiche, anche se incerte: nell’epoca pre-islamica gli antichi Arabi erano conosciuti come i seguaci del culto della Luna e del Sole: Allah era la suprema divinità lunare maschile e Allat la dea solare femminile.
Lo scudo di David è il simbolo della religione ebraica. La stella a sei punte raffigura due piramidi: quella con la punta in alto rappresenta il potere umano, rivolto verso il cielo, il modello divino, e quella con la punta in basso il potere religioso, che ispira all’uomo le leggi. Le sue origini precedono l’ebraismo: si trovano esagrammi incisi su antichi templi indiani, per indicare il perfetto equilibrio tra dio e l’uomo, ma anche come amuleto in pratiche occulte di diverse civiltà antiche, come i Greci o gli Egizi.
La svastica, o croce uncinata è il simbolo principale del Giainismo, una religione indiana, ma la si trova anche in altre tradizione: per esempio incisa sulle porte di templi induisti, o per indicare le orme del Budda. È composta da quattro assi che terminano con un “uncino” rivolto a sinistra, e rappresenta il movimento solare e le quattro direzioni cosmiche. Ha origini probabilmente in Mesopotamia, come simbolo di porta fortuna e fertilità.

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