Storia.
L’inventore del dentifricio è considerato Scribonius Largus, un
medico romano che nel I sec. d. C. mise a punto il primo miscuglio
dedicato all’igiene orale: aceto e sale come antisettici, miele e
schegge di vetro come agenti abrasivi. In realtà i primi dentifrici
risalgono agli antichi Egizi, che nel IV sec. a. C. mescolavano
insieme sale, pepe, foglie di menta e fiori di iris. I Romani invece
usavano composti a base di urina umana, per le sue proprietà
antisettiche. Ma è solo nel 1800 che l’abitudine al dentifricio
prende piede: una pasta a base di sale, calcio, carbone e polvere di
mattoni. I dentifrici moderni compaiono all’inizio del ‘900, in
tubetti simili a quelli per i colori a tempera.
giovedì 28 febbraio 2013
Perché ci si lava i denti con il dentifricio?
Lavarsi
i denti con l’acqua non basta, perché per rimuovere le macchie
sono necessarie sostanze collose e abrasive, contenute nel
dentifricio. Una di queste è il solfato di sodio, che grazie
all’azione sfregante dello spazzolino si attacca bene alle macchie
per poi rimuoverle del tutto. Il dentifricio contiene anche altre
sostanze indispensabili per l’igiene orale, per esempio gli agenti
con proprietà antisettiche che prevengono la carie, come il fluorato
di sodio o lo zinco, aromi come la menta per correggere l’alitosi e
sostanze ad effetto benefico e protettivo come le vitamine e il
calcio, spesso di origine animale. Per i vegetariani però esistono
in commercio anche dentifrici che contengono solo calcio vegetale,
cioè estratto dalla frutta.
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