giovedì 28 febbraio 2013

Qual è l’opera più costosa mai rubata?

La “Gioconda” di Leonardo Da Vinci (1503-1507) fu acquistata nel 1514 dal re di Francia Francesco I per 4000 scudi, una cifra molto rilevante per l’epoca. Nell’anno in cui venne rubata, il 1911, il suo valore di mercato era già considerato inestimabile. Inizialmente furono sospettati del furto lo scrittore Guillaume Appollinaire e l’artista Pablo Picasso. Il vero ladro fu preso due anni dopo: Vincenzo Perugini, allora dipendente del Louvre, era riuscito ad uscire dal museo indisturbato portando la tela sotto il braccio.
Un’altra opera di grande valore rubata più volte e ritrovata di recente è “L’urlo” di Edward Munch (1893), valutato per una cifra che va da 59.6 a 74.5 milioni di dollari. Nel 2006 è stata ritrovata vicino Vienna anche la “Saliera” di Benvenuto Cellini (1540-1543), sottratta tre anni fa al Museo di Belle Arti di Vienna. La scultura, composta da una venere per il pepe e da un nettuno per il sale, ha un valore di 50 milioni di euro.
Non è mai stata ritrovata invece la Natività di Michelangelo Caravaggio, sottratta nel 1969 a Palermo, dall'altare maggiore dell'oratorio di San Lorenzo. Con un valore di 30 milioni di euro è considerato uno dei furti più gravi del patrimonio artistico italiano.
I furti più recenti di opere importanti sono avvenuti a Rio de Janeiro durante i festeggiamenti di carnevale 2006, e interessano tre quadri di Henri Matisse, Pablo Ricasso e Salvador Dalì, per un valore totale di 50 milioni di dollari. I “giardini di Lussembrugo” di Matisse è stato messo all’asta una settimana dopo il furto su un sito russo, ed è rimasto in vendita on-line per 4 ore a 13 milioni di dollari.

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